




Natura morta con meloni
Olio su tela, cm 54,5 x 71
XVII secolo
Natura morta con meloni
Olio su tela, cm 54,5 x 71
Strumenti musicali, vivande adagiate su tavoli e banchi di cucina, cesti traboccanti di frutta, tripudi floreali, selvaggina, animali da cortile, pesci e crostacei sono alcuni dei soggetti che da complemento di opere più vaste diventarono protagonisti di un genere che si diffuse in Italia nei primi decenni del Seicento: la “natura morta”. Nella tela qui analizzata è proposta una composizione di frutta, fiori e un oggetto. Protagonisti di quest'opera di ambito lombardo sono i meloni che, con la loro buccia verde e rugosa e il caratteristico colore del frutto, ravvivano l'intera scena. Davanti alle fette di melone sono stati appoggiati dei fichi neri di cui si scorge la polpa rossa che fuoriesce da dei tagli sulla sommità. Nella parte sinistra della tela in primo piano sono disposte delle prugne, delle pere e delle ciliegie, decorativi punti rossi, mentre in secondo piano è presente una grande anguria, con una fetta rossa. L'uva e i fiori, entrambi sui toni dell'azzurro, formano una fascia cromatica che divide la frutta dal grande secchio rappresentato sullo sfondo. Il recipiente di rame contiene un girasole ormai secco e delle rose che si affacciano dal secchio verso la superficie tondeggiante dell'anguria. La composizione è immersa in un fondo scuro e uniforme, sui toni delle terre, che ben si raccorda ai toni caldi del secchio, dei frutti e dei fiori. Una luce calda illumina l'insieme, aderendo così alla lezione caravaggesca. Bagliori luminosi si riflettono sul bordo del secchio e sulle bucce dei frutti. L'opera ben orchestrata dal punto di vista compositivo, risulta assai gradevole sia per l'analisi cromatica che per i dettagli aderenti al vero.